Antonello de Berardinis. Forme, mutazioni e sopravvivenze della gestione documentaria

Nella presente congiuntura finanziaria, e più ancora in base agli attuali orientamenti sui nuovi assetti istituzionali da dare alla Repubblica, non sembra esserci un futuro roseo per un’Amministrazione Archivistica Statale – per definizione concentrata essenzialmente sulla conservazione a lungo termine della documentazione prodotta dagli Uffici dello Stato – al momento diffusa in maniera capillare su tutto il territorio nazionale con una rete di Archivi di Stato presenti in ciascun capoluogo di provincia e, in una quarantina di realtà, anche a livello subprovinciale, tramite le cosiddette Sezioni di Archivio di Stato. Il problema non è costituito solo dalla ormai cronica mancanza di risorse economiche, che pure mette a rischio il materiale funzionamento dei singoli Istituti (basti pensare alla necessità di fare fronte alle spese per pagamenti di utenze e tassa rifiuti, nonché agli adempimenti obbligatori in materia di sicurezza), ma soprattutto, e nel corso degli anni in maniera sempre più accentuata, dal lento, costante, anzi progressivo depauperamento di risorse umane, causa blocco, di fatto permanente, del turn over, che rischia di portare nell’immediato futuro ad una consistente rarefazione delle attuali sedi…

Mauro Tosti Croce. Il progetto di un polo archivistico urbinate

La creazione di un Polo archivistico ad Urbino risponde all’intento di concentrare in un’unica sede di consultazione documentazione statale e non statale in grado di illustrare, attraverso il ricorso alle moderne tecnologie informatiche, la storia del territorio urbinate nei diversi aspetti politici, istituzionali e culturali.
Questo ambizioso programma intende dunque ricostituire l’unità di una visione che oggi si presenta parcellizzata tra un ampio numero di soggetti conservatori di non agevole identificazione, localizzati a volte anche al di fuori dei confini marchigiani, ognuno dei quali detiene di frequente solo nuclei parziali di documentazione, da ricomporre pazientemente, come tessere di un mosaico, per offrire un quadro il più esaustivo possibile di una realtà territoriale colta nelle sue diverse sfaccettature. È chiaro che questo progetto non può che realizzarsi per tappe successive: pertanto, nella fase di progettazione, si è necessariamente partiti da quei complessi archivistici che costituiscono alcune tra le fonti di primaria importanza per la città e il territorio di Urbino, di cui si fornisce qui di seguito una breve disamina…

Per la lettura integrale di entrambi gli articoli: Per un Polo Archivistico Territoriale